Accelerare le innovazioni con le startup

Le nuove tecnologie e i modelli aziendali emergenti trasformano il lusso in profondità, con impatti su ciascuna delle tappe della sua catena del valore. Per affrontare questi cambiamenti e integrarli in Kering, il lavoro con le startup diventa essenziale. Come fa Kering a identificarle e a collaborare con loro? Con quali conseguenze? Incontro con Benjamin Bouygues, Direttore Innovazione e Ventures di Kering.

Benjamin Bouygues
Direttore Innovazione e Ventures

Accompagnare la trasformazione delle Case

Design 3D, intelligenza artificiale (IA), blockchain, agente conversazionale… Il punto in comune che hanno queste tecnologie? Hanno tutte un impatto sulla catena del valore del lusso. Si tratta quindi di temi emergenti, il cui controllo è esercitato in gran parte dalle startup. Per Kering lavorare con queste ultime non è dunque un fine in sé, ma piuttosto uno degli elementi decisivi della sua strategia di innovazione, un mezzo per accompagnare la trasformazione del Gruppo e delle sue Case. «Essere in contatto con le startup vuol dire dare uno sguardo a quello che accadrà domani», afferma Benjamin Bouygues, Direttore Innovazione e Ventures di Kering. «Collaborare con loro permette a Kering di comprendere un argomento e il suo impatto potenziale e poi trovare il miglior partner possibile per un determinato progetto», aggiunge. Kering intrattiene da anni un dialogo permanente con questi attori chiave dell’innovazione. Grazie a un lavoro di monitoraggio attivo, condotto in Europa, negli Stati Uniti e in Asia, attraverso collaborazioni strategiche legate a risorse e piattaforme di innovazione come Fashion For Good o con assunzioni di partecipazione nell’ambito di fondi di investimento come Cathay Capital, il Gruppo identifica le startup più promettenti.

Investire per anticipare meglio le trasformazioni

Attraverso Kering Ventures, Kering investe direttamente nelle startup tramite una partecipazione minoritaria. «Una soluzione che permette a Kering di essere vicina ai team di management, di seguire da vicino la costruzione e l’evoluzione dei progetti e quindi di anticipare ulteriormente il modo in cui l’innovazione può avere conseguenze sull’attività di Kering», precisa Benjamin Bouygues. Investimenti che segnano l’inizio di collaborazioni reciprocamente vantaggiose possono andare dalla semplice condivisione di esperienze fino a una relazione strategica o commerciale. Kering ha investito recentemente in Vitrolab, una startup che sviluppa un cuoio creato in laboratorio a partire da cellule staminali di vacca e fa progressi in un settore importante per il Gruppo e per il settore del lusso in generale. Nell’ambito di queste collaborazioni, la parola d’ordine di Kering, in qualità di co-investitore è sempre di cercare di «ottenere il meglio da un collaborazione da un punto di vista strategico senza compromettere il successo e la soddisfazione delle necessità delle startup», sottolinea Benjamin Bouygues. È essenziale comprendere e rispettare le particolarità di funzionamento delle startup ed è altrettanto fondamentale cogliere le specificità degli ecosistemi locali. In Cina, Kering ha istituito una squadra incaricata di identificare opportunità di investimento all’interno di un ambiente molto distante dagli ecosistemi europei o americani. Questo ha contribuito in modo particolare, a fianco del team sviluppo sostenibile di Kering in Cina e in collaborazione con Plug & Play, ai Kering Generation Awards, un invito a presentare progetti volti a identificare startup innovative nell’ambito di uno sviluppo sostenibile.

Web3 e seconda mano

Negli ultimi due mesi vi sono state due tendenze maggiori che hanno guidato il lavoro di Kering con le startup: la seconda mano e il Web3. Il primo, argomento ancora vicino al lusso, ormai da qualche anno ha acquisito un’importanza sempre maggiore per il settore. Investendo nel 2021 nel Vestiaire Collective, Kering ha accelerato su questo mercato, guidando in particolare diversi progetti pilota all’interno della Casa che hanno lo scopo di proporre un nuovo servizio ai loro clienti. Il Web3, altro argomento principale, illustra tutte le possibilità offerte dalla tecnologia blockchain. Un orizzonte che lascia spazio a numerose applicazioni per il lusso, uno dei primi settori a essersi interessato. Cosa alimenta la curiosità degli attori del lusso per il Web3? Le sue possibilità in termini di sicurezza dei dati, ma anche la promessa di dare nuovamente il potere ai creatori e ricreare il valore e la rarità nell’ambiente digitale grazie alle NFT, attività digitali in cui le principali caratteristiche sono l’unicità e l’essere detenute da un solo proprietario. Continua…